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Il surfcasting e la pressione atmosferica

Da buoni pescatori nei giorni precedenti ad un uscita di surfcasting, ci informiamo sulle previsioni del tempo, leggendole su internet o ascoltandole in tv.  Molto spesso oltre a mostrare le posizioni delle perturbazioni, ci sarà capitato di avere a che fare con dati che parlano di alta e bassa pressione, caso mai accompagnati da una strana mappa al quanto incomprensibile ma che con un minimo di conoscenza sarà semplice decifrare. Cerchiamo di capire innanzitutto cosa sia la pressione, per poi comprendere la sua importanza ai fini di una previsione meteorologica.
La nostra atmosfera è formata da diverse tipologie di gas: ossigeno e azoto in grandi quantità, mentre in tono minore possiamo individuare anidrite carbonica, ozono, elio e molti altri. Oltre a quelli appena menzionati, c’è anche il vapore acqueo, che a differenza dagli altri, è distribuito in modo molto irregolare ed è proprio a causa di questa variabilità che il tempo cambia, in breve tempo, dal sereno al nuvoloso.
Come detto in precedenza, questo cumulo di gas forma la nostra atmosfera che ha uno spessore di decine di chilometri e che, a causa della forza di gravità, preme sulla superficie terrestre.
Detto ciò possiamo affermare che, la pressione atmosferica è il peso dell’aria sopra la terra; nello specifico indica il peso della colonna d’ aria sopra un metro quadrato.
Quando in una carta del tempo notiamo che in un punto indicano una pressione di 1000 hPa, significa che la massa della colonna d’aria su quel metro quadrato è di 10.000 kg.
Sempre rimanendo sulla carta del tempo possiamo capire l’andamento della pressione atmosferica, attraverso le linee che congiungono tutti i punti di uguale pressione atmosferica, chiamate Isobare. Grazie a queste possiamo individuare facilmente i punti di bassa e di alta pressione. Quindi, quando in una mappa vediamo un’isobara dove viene indicato 1000 hPa implica che, in tutti i punti toccati dalla linee la pressione è la medesima.
Nel nostro paese la variazione di pressione sono assai contenute e possono variare da un minimo di 980 hPa a un massimo di 1045 hPa.
Una volta capito come interpretare una mappa attraverso la disposizione delle alte e della basse pressioni, possiamo dedurre molte cose, tra cui il vento che per un amante del surfcasting, non è un dettaglio di poco conto.
Partendo dal presupposto che nell’ emisfero nord il vento ruota in senso orario intorno alle alte pressioni e antiorario nelle basse, e che isobare ravvicinate tra loro portano venti più forti, possiamo capire con più semplicità l’intensità dei venti e di conseguenze il tipo di mare che possiamo incontrare.
Ciò nonostante riuscire a fare una previsione certa è comunque molto difficile, dato che spesso sbaglia anche chi lo fa per mestiere. Ricordiamo anche che alta pressione non è per forza sintomo di bel tempo, per esempio in inverno l’alta pressione può comportare cielo nuvolo e abbassamento della temperatura.
Inoltre l’Italia è un paese molto complicato dal punto di vista della previsione meteorologica (e non solo direi), a causa della morfologia varia del territorio con le sue pianure e le sue catene montuose, e anche alla complicità del Mar Mediterraneo che essendo un mare chiuso, ha un temperatura dell’acqua più elevata rendendo lo studio del tempo più incerto.
Credo che questo articolo possa aiutarti ad avere una cognizione migliore del tempo, dato che spesso e volentieri l’esito di una pescata dipende dall’influenza delle relative pressioni e perturbazioni, in atto o non, sul mare.

2 commenti su “Il surfcasting e la pressione atmosferica”

  1. grazie per la delucidazioni sulla pressione atmosferica da me valutata con poca considerazione fino ad oggi, credo che da oggi la consulterò prima di ogni usscita

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