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Rapporto tra vento e mare

Il rapporto tra vento e mare è assai complesso e di difficile interpretazione soprattutto quando cerchiamo di capire le situazioni ottimali per perscare. Quando ci prepariamo per una battuta di Surfcasting studiamo i venti che caratterizzano quella zona per immaginarci le situazioni che incontreremo. Un altro fattore che calcoliamo sono le precedenti uscite, teniamo degli appunti e ricordiamo i particolari a memoria. Nonostante ciò non sempre si riesce a calcolare tutto e al tempo stesso esistono concetti da cui non si può sviare.
Le condizioni metereologiche non lasciano mai niente al caso, studiare i venti sarà la cosa più impegnativa per un vero surfman. Possiamo partire dal presupposto che nel bacino del Mediterraneo le nuvole tendono a dissilvolversi facilmente e la relativa pressione atmosferica si distribiusce in maniera quasi omogenea. Le nostre coste sono oggetto dell’alternarsi dell’Anticiclone dell’Azzorre e del Ciclone atlantico che porta le perturbazioni. Il primo dona ai mesi estivi lunghe condizioni di bel tempo ed il secondo temporali e neve in inverno. Ci sono fronti caldi e freddi che si rincorrono nei mesi più freddi dando vita al cattivo tempo. Il passaggio del testimone influisce sulla temperatura, sulle perturbazioni e sui temporali. Ora in che modo possiamo sfruttare queste conoscienze?
Prima di tutto facciamo sempre tesoro dei nostri appunti e dei nostri ricordi, misti allo studio permetteranno di arrivare a conlusioni affidabili. In linea di massima dobbiamo studiare i venti in relazione alla conformazione dell’ hot spot scelto e ricordare la situazione generale del meteo, come dire: c’è sempre da smussare qualche parte. Non sempre lo stesso vento ha portato gli stessi risultati nelle medesime situazioni, vuol dire che l’azione di un determinato vento cambia di contesto in contesto. Ora non dico che sapere queste cose risolva tutto ma posso affermare che conoscere i dettagli di ogni nostra battuta sarà fondamentale.
Per quanto ci riguarda sta divenendo fondamentale collegare il mese dell’anno e le situazioni generali del meteo, ai venti che tirano nei pressi di una costa più la conformazione della stessa. Cerchiamo di farci un quadro generale delle situazioni che dovremo affrontare e delle aspettative su un qualsivoglia hot spot. Per quanto ci riguarda la relazione tra vento e marea è imprenscindibile alla conseguente scelta del lido. I picchi di marea ed i cambi di luce saranno comunque i momenti più prolifici, ma l’effetto di un vento piuttosto di un altro ci offrira altri fattori da dover calcolare. Se tira Scirocco sapremo che sarà caldo e che potrebbe piovere, ma in quella spiaggia sarà favorevole? Eh già perchè oltre a sapere le condizioni scaturite da un vento dovremo sapere in che modo verrà influezato il mare in quella zona. Saranno più prolifiche mareggiate e scadute causate da un vento piuttosto che da un altro. Gli effetti cambiano a seconda dell’hot spot scelto, la soluzione migliore è quella di appuntarsi ciò vediamo e fotografare mentalmente le varie situazioni.
Ogni giorno tutto evolve almeno ai nostri occhi. Il mare, tuttavia, si comporterà a modo suo ed i tasselli per capirne i punti essenziali si aggiungeranno di volta in volta. Ognuno avrà il suo mix vincente, conoscerà quei particolari che rendono una zona unica con determinate condizioni meteo-marine. Saper leggere una carta metereoligica è bene per la nostra cultura generale e ci risulterà molto utile, ma ciò che farà realmente la differenza sarà la nostra capacità di mettere in relazione diversi fattori.
Per cominciare a studiare i venti e le loro peculiarità di zona in zona puoi cliccare qui.

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