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Surfcasting: Caccia ai grandi predatori

PESCE SERRA VS LECCIA AMIA

Essere surfmaster vuol dire anche avere una passione per alcune sotto tecniche del surfcasting. Tra le varie possibilità, l’innesto del pesce esca-vivo ha un fascino tutto suo. Spigole giganti, pesci serra super, leccie amia da urlo, barracuda e ricciole regalano sensazioni uniche, che chiunque ama la pesca a lancio dalla spiaggia dovrebbe provare.
Oggi parliamo del pesce serra e della leccia amia, due predoni dei nostri mari.
Non è raro avere a che fare con tutti e due nella stessa giornata, per cui utilizzare la stessa tecnica per entrambi ci semplifica molto l’azione di pesca.
La scelta delle canne e dei mulinelli deve ricadere innanzitutto sulla dimensione degli esemplari che pensiamo siano presenti nello spot in questione e dal tipo di ambiente su cui opereremo. Partendo da questo presupposto, iniziamo a parlare in breve dei protagonisti in questione.

PESCE SERRA

“Pomatomus saltatrix” appartiene alla famiglia Pomatomidae. Si trova in acque subtropicali e tropicali, e comune nel mar Mediterraneo, mar Nero e nell’oceano Atlantico orientale. E’ un tipico pesce pelagico che d’estate si avvicina alle coste, ed essendo eurialino, penetra nelle foci dei fiumi.Armato di forti mascelle, denti triangolari, robusti e affilati come rasoi, una vera e propria macchina da guerra; ha un corpo fusiforme, slanciato, pinne robuste; il colore è grigio argenteo sul dorso e più chiaro su fianchi e ventre, le pinne sono di colore olivaceo ed è presente una macchia nera alla base della pinna pettorale. Raggiunge più di un metro di lunghezza per oltre 10 kg di peso.

LECCIA AMIA

“Lichia amia” appartiene alla famiglia dei carangidi. Si trova in tutto il Mediterraneo e nell’oceano Atlantico orientale. Dalla primavera all’autunno frequenta maggiormente gli ambienti costieri e non esita ad avventurarsi nelle acque salmastre e nelle foci per cibarsi dei sui amati cefali, pur non disdegnando aguglie e cefalopodi. Ha una bocca molto larga, il colore è grigio verdastro sul dorso e bianco madreperlaceo caratteristico sui fianchi, le pinne sono scure. Raggiunge e supera i 2 metri di lunghezza con un  peso oltre i 70 kg!!

I due predoni frequentano gli stessi habitat: foci, porti, scogliere e spiagge; insomma amano stazionare dove c’è folta presenza di pesce foraggio.
La leccia ama cacciare col sole alto durante le ore centrali della giornata, con picchi duranti le fasi ascendenti e discendenti di alta marea. Il serra ama cacciare di solito negli orari di cambio di luce, di giorno durante le scadute e le mareggiate e di notte con mare calmo. Per il serra conta molto l’incidenza delle fasi lunari sulle maree mentre la leccia non sembra risentire di queste variazioni. Un’altra caratteristica in comune è quella di prediligere l’azione di caccia in superficie.
Uno (la leccia) veloce e potente, l’altro (il serra) furbo e feroce, sono in grado di regalarci emozioni uniche, combattimenti emozionanti anche se non sono di grande taglia.
La leccia, che risulta essere più veloce rispetto al serra, attacca con esplosività la nostra esca e dopo un paio di fughe irresistibili all’inizio e ripetutti cambi di direzione, inizia ad oporre una resistenza passiva approfittando del suo corpo, mettendosi di fianco rispetto a noi. Vincere la lotta con le grandi Amia non è facile: calma e abilità sono indispensabili. Il serra, non essendo una “scheggia”, preferisce approfittare dell’effetto sorpresa. E’ molto acrobatico e preferisci venirci incontro, quindi per evitare che con le sue potenti mascelle disintegri il filo, la cosa importante è riuscire a mantenere la tensione alta anche durante salti e pregare che non usi la sua arma migliore: i denti!

ATTREZZATURA

I lanci super non servono ma canne e mulinelli robusti sono fondamentali. Non badiamo alle spese, attrezzature e minuterie al top! Meglio qualche euro di meno in tasca e un bel pesce in più dentro al secchio! 😉

Canne

  • Telescopiche: 100 gr/200 gr per il serra e 150 gr/250 gr per la leccia (personalmente uso spesso una 170/180 gr).
  • Ripartite a 2 pezzi e 3 pezzi lunghe anche 4,5 mt.

Mulinelli

  • Fissi: bobina da 250 mt di monofilo dello 0,50 (personalemnte uso un Penn Spinfisher 850 ssm ed un Mitchell Alu 398). Dai 7000 ai 14000.
  • Rotanti:ottimo per chi lo sa usare anche questo caricato con un’ottimo monofilo dello 0,45/0,50 (penn 535 penn 545)


Monofilo in bobina
0,40/0,45/0,50/0,53,fino ad uno 0,60 in presenza di sole leccie e ricciole.

Ami

Particolarmente robusti in acciaio o misti carbonio, in media dall’1/0 al 4/0. Consiglio circle hook (amo autoferrante).

Piombi

Piramide o spike (per una maggior ferrata), ovviamente rapportato alla potenza della canna, un 150/175 gr a piramide è l’ideale

Minuterie

  • Girelle potenti e robuste
  • Salvanodo
  • Schiuma pop-up

Per chi usa travi incollati: ottime tecnosfere (Sasame) e connettori incollati di lunghezza maggiore (5 cm almeno), oppure uso di 6/7 perline incollate e coperte da tubicino in silicone.

Terminali
Fluorocarbon dallo 0,42 allo 0,70.

  1. per l’innesto della sardina o filetto di cefalo la lunghezza varia dagli 80 cm con mare mosso a 180 cm con mare calmo (utilizzando anche schiuma pop up all’interno dell’innesco).
  2. per l’innesto del vivo la lunghezza dai 100 cm ai 180 cm

Ovviamente per il serra, collegati ad un finale di acciaio del 20/30 libbre lungo 20/25 cm, dove applicheremo sia gli ami che la schiuma pop up, oltre agli starlight di notte sopra la nostra esca. . Per la leccia si può usare benissimo un ottimo fluorocarbon e la schiuma pop up.
Provate a ricercarli con 2 canne: 1 con schiuma pop up ed una senza, questi 2 predatori stazionano anche sul fondo!

Montature

Short basso/short rovesciato(alto): per l’innesto del morto o del vivo.
Teleferica per innesto del vivo: a galla con galleggiante piombato da 150/200/300 gr ,collegato al finale da  1 mt ai 2 mt (per mandare la lenza più fuori applico un palloncino gonfiabile al galleggiante che mi permette di portare l’esca a 100 mt ed oltre).

Spot

Porti, foci, scogliere, spiagge sabbiose, misto scogli.

Disposizione delle canne

Almeno a 10 mt di distanza una dall’altra, questi pesci tendono a fugare lateralmente.

Esche

Morte: sardina, sarda, calamaro, grongo, cefalo.
Vive: cefalo, salpa, aguglia, occhiata, mormora, sarago, calamaro, anguilla, grongo.

9 commenti su “Surfcasting: Caccia ai grandi predatori”

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