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Surfcasting: tutta colpa delle reti abusive!

Ti svegli alle 3 del mattino per giungere a Terracina intorno alle 4,30. Hai programmato tutto! Ti hanno riferito che da alcuni giorni le orate si sono accostate e le catture sono state notevoli. Ti consigliano di farti l’alba e che l’orario migliore è fino alle 9 del mattino, per poi aspettare le ore più calde e sperare in qualche altra tocca. Ti studi le maree e sai che il picco di alta arriva alle 6,30, mentre il sole sorgerà un’ oretta prima. Tutto sempre perfetto, sei nell’orario migliore sul picco di marea. E’ ancora buio quando arrivi sulla spiaggia, prepari tutta l’attrezzatura montando la bellezza di quattro canne, con la certezza che oggi sarà il tuo giorno. La notte lascia posto al mattino e da dietro le spalle una luce rossastra inonda il cielo. E’ il tuo momento, sai che da lì a poco inizia la vera pesca. Improvvisamente però, ti rendi conto che una barca a poco meno di  150 metri dalla riva, sta recuperando delle reti dal mare. Noti che spesso lanciano dei bei pesci sulla barca, a quel punto, ti rendi conto che la tua giornata è già finita. Tutti i pesci che dovevano avvicinarsi con il cambio di marea sono rimasti bloccati dentro quella stramaledetta rete, tra l’altro non segnalata. Ti sale il nervoso e ti chiedi dove sono i controlli per la comunicazione obbligatoria per la pesca in mare? Dove sono i finanzieri o la guardia costiera a quest’ora del mattino? Perché non sono a controllare?
Mettere una rete a tiro di canna è assurdo! Non solo hai sterminato una quantità elevata di pesce, ma hai anche impedito a me surfcaster di fare la mia tanto sospirata pescata della settimana.
Mi viene da pormi mille domande! Mi chiedo perché non ci sono controlli? Perché non multano pesantemente questi “ladri”? Loro rovinano le nostre spiagge, distruggono i fondali ma nessuno gli dice mai niente! Sono allibito.
Sono rimasto in spiaggia fino alle 14 dando da mangiare ai granchi. Zero tocche.
Solitamente non mi innervosisco così per un “cappotto”, ma quando la causa principale della mia disfatta dipende da qualche rete abusiva, beh, credo di averne tutto il diritto.
Ormai nelle spiagge del basso Lazio il rischio di trovarti in situazioni del genere è molto elevato, dato che non è la prima volta che mi accade. Di conseguenze le mie prossime uscite le farò in direzione della Toscana, dove non ho mai visto recuperare reti abusive da qualche piccola imbarcazione. In conclusione, tu che peschi senza rispettare le regole fatti un bel esame di coscienza, se ancora ne hai una!

4 commenti su “Surfcasting: tutta colpa delle reti abusive!”

  1. Hai la mia solidarieta’, ed è difficile aggiungere altro se non il fatto che questo purtroppo è il paese di pulcinella, e non fa’ ridere.

    Stefano

  2. Ciao ,mi dispiace per la brutta esprienza , ma purtroppo l’ho gia vissuta anche dalle mia parti ” Bari ” questi episodi sono ormai di rutin .
    Ha noi ci obbligano hai censimenti, ed ha permessi provisori ,mentre questi cosidetti pescatori preffessionisti chi li controlla ? quanti ne ho visti mettere le reti sotto costa e a luci spente . Vorrei porre una domanda posso ? Ma quando ci accorgiamo del comportamento scorretto dei pescatori proffessionisti ce un numero di telefono dove possiamo chiamare ?

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