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Come capire il mare: l’atteggiamento del surfcaster e conclusioni

Eccoci giunti all’ultima lezione di questa rubrica che ci ha accompagnato da bene 9 settimane. Nei precedenti articoli hai imparato a comprendere: il moto ondoso, le correnti e l’accumulo detritico, il canalone, le secche e la marea. Poi si è parlato dei hotstpot alternativi per pescare quando il mare non è in condizioni da surfcasting. Come ultimo, ma non meno importante, si è discusso sul comportamento del pascolo dei pesci.

Ora sai veramente tutto su come affrontare al meglio le tue uscite di pesca, anche se tra il dire e il fare c’è di mezzo come capire il mare nella pratica! L’ultimo tassello del puzzle e che sicuramente potrà fare la differenza, se già non te la fa, è l’atteggiamento del surfcaster.
Ebbene si, i risultati della pesca dipendono anche da questo fattore fondamentale. Cosa intendo per atteggiamento? Te lo spiego subito: determinazione, costanza, convinzione.

Questi sono i tre punti fondamentali che contraddistinguono un surfcaster! Quante volte ti è capitato di essere in spiaggia, caso mai in una di quelle giornate in cui le tocche scarseggiano e non ti sei dato per vinto, hai provato tutte le alternative magari cambiando montatura, allungando i braccioli, mettere un pop-up, lanciare caso mai più vicino e improvvisamente il cimino della tua canna comincia a flettersi? Questa è la determinazione! Fare il possibile quando sei in spiaggia senza perderti mai d’animo, se anche non riesci ad accaparrarti nessuna preda, hai fatto comunque il possibile e ricorda che l’impegno paga sempre!

Anche la costanza è importante nella pesca, per prendere i pesci bisogna essere sulla spiaggia a pescare e non bisogna farsi mai scoraggiare dalle “imbiancate”, altrimenti cambia sport perché questo non fa per te! Ricorda che in ogni battuta di surfcasting aumenti il tuo bagaglio di esperienza, impari qualcosa in più e tutto questo ti permetterà di capire il mare sempre di più.

La convinzione di fare la cosa giusta è fondamentale nel surfcasting, credere nelle cose che fai, nelle montature, nel modo in cui presenti l’esca, il punto dove lanci, avere la piena certezza delle tue azioni sicuramente migliorerà i tuoi risultati!

Con questo articolo si conclude la rubrica su “come capire il mare”, spero sia stata di tuo gradimento, che ti abbia aiutato e che ti aiuterà anche in futuro a diventare sempre più capace!

16 commenti su “Come capire il mare: l’atteggiamento del surfcaster e conclusioni”

  1. ma quale vincente magari 🙂 ,sapresti darmi un opinione su delle canne colmic pocker hanno il manico in due pezzi tipo le canne da traina la potenza di lancio e’ di 150 gr ne ho gia acquistate due non so se ho fatto bene , le ho scelte per un motivo solo il fatto che riesco a metterle in macchina senza problemi . ora non so’ che mulo abbinare un 5000 o un 8000 ma sopratutto scegliere come marca la shimano o l’alcedo? lo so’ che c’e’ un abisso tra le due marche ,ma quello che non so’ se bisogna davvero fissarsi cosi tanto …..inoltre dove pesco io sul versante jonico tra taranto e castellaneta marina non e che si facciano grandi catture di solito ci sono mormore , qualche spigola , serra , ma orate ombrine mai viso l’ombra …. grazie in anticipo

    1. Ahah scusa Vincent, mi è scappata una “e” di troppo! A dirti la verità non ho mai provato queste due canne! Però quello che posso dirti è che l’attrezzatura conta quando sai sfruttarla bene… di conseguenza si inizia sempre con canne o mulinelli meno prestigiosi per poi salire di qualità con il tempo proprio in funzione della tua crescita! Ad esempio io all’ inizio sono partito con canne e mulinello di bassi costi, ma quando ho iniziato a capire l’importanza di alcune dinamiche, mi sono reso conto che una canna buona accoppiata ad un mulo di altrettanto valore mi avrebbe permesso di ottenere maggiori risultati. Credo che la qualità della attrezzatura sia direttamente proporzionale alle tue capacità tecniche! 😀

  2. be di crescere non credo che crescero ancora visto che sono alto 1,87 cm 😉 scherzi a parte …….il problema sai qual’e’ 2 anni fa’ avevo comprato una canna daiwa in 3 pezzi molto rigida e pesante con potenza di lancio di 250 gr sotto avevo montato un mulo tubertini gorilla e mi ero allenato in spiaggia a lanciare e a cercare di migliorare la tecnica ,avevo notato che riuscivo a raggiungere a mala pena i 100m ovviamente con solo piombo…..poi pero ho abbandonato l’allenamento anzi a dire il vero l’anno successivo non ci sono andato neppure una volta a pesca …e quest’anno che ho ripreso ho visto che avevo messo nel dimenticatoio quel po’ di tecnica che mi permetteva di raggiungere tale distanza e anche con una certa precisione ….devo ricominciare tutto da capo uf ! ma questa volta ho deciso di non superare i 150 gr di piombo ripeto qui non e che si fanno grandi pescate e i pinnuti non raggiungono grosse taglie fatto eccezzione per i serra e qualche grossa spigola col mare in scaduta

  3. mi e’ capitato di alamare un aratella e la cosa mi ha stupito a dire il vero ma pesava sui 100g ..presa e rimessa in mare troppo vergognoso, la mormora piu’ grossa 250 gr questa pero’ l’ho tenuta 🙂 le altre sui 200g ,avnt’ieri col mare montante un ragazzo ha beccato una spigola sui 3,5 kg che c…. o …..ma quei video che vedo su youtube che non mancano mai un colpo tipo il tecnico della trabucco non ricordo il nome …boooo

    1. Credo che anche io se lasciassi perdere il surf casting per un anno perderei qualche colpo. Domanda ma tu peschi sempre con piombi così pesanti?? Diciamo che se sei in condizioni da surf casting va bene… ma con un mare calmo pescare con 150 grammi potrebbe implicare zero pesci! Diciamo che nella pesca dalla riva con mare calmo raramente vado oltre i 100 grammi! Comunque se è stata catturata una spigola da tre chili vuol dire che il margine di divertimento c’è e come! 😀 Il tecnico della Trabucco si chiama Michele Nardi e sarà proprio lui che terrà il corso di lancio che sto organizzando qui a Roma il 13 Novembre… ovviamente sei invitato! 😀

  4. no con mare calmo non supero gli 80 gr avvolte scendo anche sui 60 e cerco di scegliere i canaloni questo per la pesca alle mormore e come montatura ho notato che il paternoster rende molto di piu’ rispetto allo scorrevole dove il pinnuto non dovrebbe avvertire molto la resistenza del piombo ………le piombature sopra i 150 gr le adopero solo in condizioni davvero estreme di mareggiata alla ricerca della spigola utilizzando come esca l’americano o la sarda rovesciata tenuta con dei giri di filo elastico tipo salsicciotto….. grzie x l’invito ma siamo davvero troppo distanti

  5. Letto le 9 lezioni, molto interessanti ma vorrei chiederti come muoversi e cosa cambia tra spoaggia a bassa energia e alta energia.

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