Surfcasting con il mare costante

Questo è un momento di pesca dove si fa surfcasting duro e crudo e non è un gioco adatto a tutti. Quando si fa surfcasting con il mare costante intendo nel pieno della mareggiata, quando le condizioni sono veramente estreme.

Il vento soffia prepotentemente e la schiuma delle onde mangia la spiaggia metro su metro. La corrente è fortissima e i piombi a piramidi devono lasciare spazio agli spike da 175 gr. La pioggia bagna tutta la tua attrezzatura e tu sei rintanato sotto il tuo ombrellone nell’attesa che la vetta delle due canne sbatta all’impazzata.

Il vento e le onde fanno muovere i tuoi cimini e non riesci a capire se sono abboccate o meno. Le alghe invadono la spiagga di fronte a te. I tuoi lanci non raggiungono più distanze siderali a causa del vento, oramai la tua zona di pesca è nei primi quaranta metri.

Il surfcasting con il mare costante può regalare pesci da sogno, sempre se hai la capacità di restare in pesca. E’ molto difficile riuscirci sopratutto se non hai l’attrezzatura adeguata, anzi senza questa puoi startene direttamente a casa.
E’ in questo momento però che sul picco di marea girano le spigole più grandi nel sottoriva, alla ricerca di qualche pesce in difficoltà. Invece nel fragore della schiuma nei pressi delle secche, si divertono i saraghi giganti ,molto rari dalle mie zone, a differenza delle spiaggie della Corsica.

Pescare nel pieno della mareggiata ti può veramente regalare il pesce da sogno, ma dall’altra faccia della medaglia, il cappotto è veramente dietro alle spalle. Spesso ho pescato in situazioni estreme e di tocche non ne ho visto nemmeno l’ombra. Però a volte le soddisfazioni sono arrivate.

Nell’immagine qui sotto troverai un mare nel pieno della mareggiata e capirai dove si potrebbero trovare i pesci in queste determinate condizioni. Ad esempio, le mormore e le orate difficilemente risucirai a catturarle dato che si posizioneranno dietro l’ultimo frangente, dove l’acqua è più alta e non devono lottare con le onde.