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La storia del Surfcasting Italiano

Surfcasting significa letteralmente “lancio sull’onda”, indica una modalità di pesca in mare effettuata dalla spiaggia e trae le sue origini da alcuni amatori nell’ Oceano Atlantico.
In Italia fino agli anni cinquanta era difficile riuscire a distinguere la pesca sportiva da quella praticata come fonte di sostentamento. Nonostante tutto negli anni le attrezzature utilizzate hanno subito una grande evoluzione fino all’utilizzo della fibra di vetro per costruire le canne: la managevolezza migliorò a discapito della robustezza, di pari passo anche la lunghezza aumentava. La svolta si ebbe negli anni Settanta quando Sandro Meloni, un ragazzo sardo affascinato dalle onde, partecipò alla prima Surf Casting International Cup tenutasi in Mauritania. I risultati non furono ottimi ma ciò che contava è che il Surfcasting fece il suo esordio in terra italiana. La competizione fu per il giovane fonte di grande esperienza e combustibile per una passione che cominciava a creare un seguito.
Il passo immediatamente successivo si ebbe proprio in Sardegna con la prima gara di gittata con attrezzi da pesca, ci troviamo esettamente nel 1980 e la competizone era sostenuta dalla FIPSAS (allora ancora si chiamava FIPS).
Il richiamo verso questo sport aumentò a dismisura anche grazie al complesso processo mediatico, eco dello smisurato interesse da parte di migliaia di persone. Cominciarono ad essere pubblicati libri e ad essere montati i primi video, esempi di tutorial che al tempo rappresentavano fonte di sviluppo e conoscienza di carattere nazionale in questo settore. La propaganda spalleggiava la nascita dei primi neo surfisti che cominciavano a battere le coste nostrane al fine di mettere in pratica le informazioni raccolte; oltre a questo trovandoci alle prime armi ogni sorta di collaborazione era ben accetta, Confederazione, case editricie ed aziende appoggiavano diversi progetti. Basti pensare che gli sponsor, che ora affidano ai loro rappresentanti le ultimissime attrezzature in fatto di progresso tecnologico, all’epoca si poggiavano in primis proprio sulle esperienze pratiche di quei neo surfisti per carpire le esigenze ed i bisogni dei tantissimi amatori.
Ci troviamo ormai negli ultimi anni ’80 quando Surf Casting Italia, l’associazione fondata da Sandro Meloni negli anni ’70, si sciolse e ci pensò la FIPS a raccoglierne l’eredità. Allora le gare erano di natura locale e la Toscana fu il palcoscenico del primo Campionato Italiano di Surfcasting. Attraverso il web abbiamo scoperto che quella fu un’esperienza unica a detta dei loro partecipanti anche se il regolamento obbligava l’uso di piombi molto pesanti e di ami zerati; in verità si trattò di un cappotto su tutta la linea ma c’era molto fermento per quella prima competizione nazionale di Surfcasting. Si ripresero anche la gare di lancio e venne adottata la linea del long casting, che sfrutta attrezzature molto leggere. Specie in questa pratica ora l’Italia si trova ai vertici nei piazzamenti in gare ufficiali.
Ai giorni nostri contiamo diversi successi, assieme ad Inghilterra e Francia rappresentiamo la nazione più titolata a livello mondiale. Appariamo nel quadro internazionale la squadra da battere in qualunque occasione, sia nel settore giovanile che nei seniores, senza dimenticare anche la categoria femminile che vanta numerose medaglie.
Nell’ultima competizione mondiale, che si è svolta in Africa nel 2010, le seguenti sono state le megaglie conquistate:

Elisabetta Prost MEDAGLIA DI BRONZO PER NAZIONI

Alfonso Vastano MEDAGLIA DI BRONZO PER NAZIONI

Tiziana Campanile MEDAGLIA DI BRONZO PER NAZIONI

Aida Morabito MEDAGLIA DI BRONZO PER NAZIONI

Lisa Micela MEDAGLIA DI BRONZO PER NAZIONI

Luca Crisante VICE CAMPIONE MONDIALE PER NAZIONI

Stefano Guido  VICE CAMPIONE MONDIALE PER NAZIONI
MEDAGLIA DI BRONZO INDIVIDUALE

Michael Meloni VICE CAMPIONE MONDIALE PER NAZIONI

Lorenzo Secchiaroli VICE CAMPIONE MONDIALE PER NAZIONI

3 commenti su “La storia del Surfcasting Italiano”

  1. Mi presento, sono Aldo Domenici, molti mi chiamano Mephisto ho 72 anni e pesco sulla spiaggia da quando ne avevo 14, se faccio un po’ di conti sono 58 anni, penso di averne viste e fatte di tutti i colori, inoltre ho avuto l’opportunità di progettare canne da pesca per: Veret, Tubertini e Colmic e quasi tutti voi avete utilizzato un mio progetto o il suo clone, nel 1985 con Veret fu realizzata la prima canna con una base poco più grande di un pollice, all’epoca erano di moda le Mitchell in 3 pezzi, fate i dovuti paragoni. Ai tempi del Surf Casting Club ho partecipato vincendo a varie gare, una su tutte il trofeo Paul Kerry organizzato da Daiwa e con c.a. 200 partecipanti.
    Ora vista la forzata reclusione dovuta al corona virus ho deciso di dire la mia a proposito di questa disciplina.
    Surf Casting, parola grossa per il Mediterraneo.
    Letteralmente significa “lancio sull’onda” e viene praticato nei paesi che si affacciano sull’oceano dove l’onda di marea (due volte al giorno) smuove la mangianza attirando i pesci, da noi si pratica durante le mareggiate (salita o scaduta) e qui viene il bello, infatti ci troviamo non a pescare ma a ripulire il filo da: grovigli, “Lavarone”, sacchetti di plastica e via dicendo, in buona sostanza le giornate buone si contano su una mano in tutto l’anno e allora la FIPS (il Surf Casting Club si era sciolto) cambia il regolamento, non esiste più la misura minima per il pescato o per gli ami, in pratica è stato stravolto quello che era il concetto del Surf Casting, questa disciplina va chiamata col suo nome: PESCA DA RIVA.
    Quando ero ragazzino pescavo con canne di Bambù (che tempi!!), poi con quelle in fibra ed infine col carbonio e usavo in bobina al massimo un 0,30 e un finale dello 0,25 e quando tornavo con “soli” 5 pesci la giornata era andata male. Poi cominciarono a divulgarsi le teorie del buon Meloni e allora mulinelli rotanti (li ho usati e li uso tuttora), in bobina almeno uno 0.40, finale dello 0,35 e shock leader del 60 minimo e i pesci sparirono, voglio dire: OTTIME LE TEORIE DI SANDRO, ma valide per l’oceano e forse per la Sardegna.
    N.B. I PESCI PICCOLI VANNO RILASCIATI!!!!!!!
    Accetto critiche e consensi,

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