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Pesca a fondo ai pesci serra sulla spiaggia di Capalbio

Finalmente mi trovo a scrivere un articolo dove racconto una divertente ed emozionante serata di pesca a fondo ai pesci serra e non solo. Era da parecchio tempo che il mare non mi regalava quasi nulla ma alla fine l’impegno paga sempre.

Partenza da Roma alle 17:00. I soliti tre amici erano pronti per vivere una nuova avventura.
Come esche per la battuta ho scelto: 2 arenicole, un americano, un koreano e 3 cefalotti per il serra.

pesca a fondo ai pesci serra

Attrezzatura

Giunti sulla arenile, dopo un bel tratto fatto a piedi, finalmente ho potuto aprire le mie 4 canne e impostare la mia pesca:

  • Mitchell Mediterranee Pro Competition con Daiwa Windcast 5000. Filo in bobina dello 0.40, trave da 150 cm con attacco alto fisso. Terminale dell0 0.50 di 125 cm più 20 cm di cavetto d’acciaio da 30 libbre. Amo Gamakatsu del 2/0 (LS-4544 T/c).
  • Artico Silente 5000 con mulinello Scepter.  Filo in bobina dello 0.30 più shock leader, trave da 130 cm con attacco alto fisso. Terminale dell0 0.50 di 105 cm più 20 cm di cavetto d’acciaio da 30 libbre. Amo Gamakatsu del 2/0 (LS-4544 T/c).
  • Trabucco Cassiopea (ultimo fantastico acquisto) con mulinello Daiwa Windcast 4500. Filo in bobina dello 0.18 più shock leader, trave da 150 cm con snodo fisso a 15 cm del piombo. Terminale in fluorocarbon dello 0.25. Amo beack del 6.
  • Tubertini Eurocasting Beach con mulinello Shimano Ultegra CI4 4500. Filo in bobina dello 0.18 più shock leader dello 0.30, trave da 270 cm a tre snodi. Terminali da un metro dello 0.14. Ami a gamba lungo del 10.

Pesca a fondo ai pesci serra: il racconto

Dopo aver impiegato un oretta per preparare tutta l’attrezzatura, sono passato alla fase dell’innesco. Gli obiettivi era bene definiti e ogni canna aveva il suo proprio compito. Le prime due alla ricerca dei serra, la Cassiopea per le orate e la Tubertini per mormore e pesci esca.
Il sole inizia a tramontare e dopo qualche sugherello minuscolo, improvvisamente vedo l’ascensore dell’ Artico schizzare verso l’alto. La canna si piega prepotentemente. Ci siamo. Solo un pesce può far tanto rumore: il pesce serra
Corro verso la canna, chiudo la frizione e ferro. Sento battere forte sul cimino, inizio a recuperare. Dopo un breve lotta e qualche salto nei pressi del gradino di risacca, finalmente spiaggio il prima serra dell’anno.
La serata si preannuncia molto interessante e se chi ben comincia è a metà dell’opera… possiamo solo sperare che sia la volta giusta.
serra e mormora
Dopo un’ oretta diverse mormore hanno attaccato le nostre esche ma i serra sembravano svaniti. La mia Cassiopea con americano mi ha regalato una bella mormora da 4 etti, pescata nei primi 30 metri. 
Il mio amico Cristian decide ti tentare la teleferica e di utilizzare qualche mormora viva per l’innesco. Al quarto tentativo, l’impegno è stato pagato. La sua Cassiopea 200 g, inizia a sbattere e per poco non finisce in acqua. Ferra deciso. Un mostro è attaccato al suo amo. La frizione inizia a suonare e la canna è totalmente arcata. Il recupero del pesce è difficoltoso e Cristian deve dare il meglio di se per portare a casa questa emozione.
serra da 5 chili
Dopo 10 minuti di combattimento, il serra comincia una fuga laterale. Suggerisco a Cristian di seguirlo camminando insieme a lui. Il pesce serra si avvicina gradualmente al bagnasciuga. Siamo nella fase finale. Ancora un piccolo sforza e un serra di 5 chilogrammi è fuori dall’acqua. La soddisfazione alle stelle! Finalmente una bella preda da foto!
Serra
Così è terminata la nostra ultima battuta di pesca. I serra sono dei predatori micidiali ed è il pesce più divertente da insidiare. 

11 commenti su “Pesca a fondo ai pesci serra sulla spiaggia di Capalbio”

  1. Ciao,
    ho letto che ultimamente hai acquistato una Trabucco Cassiopea, ti volevo chiedere come la reputi… considerato che avrei intenzione di acquistare la Cassiopea da 4.20 m e 160 g…

    Grazie,

    1. Io ho esattamente la canna che stai cercando… e ti assicuro che è ottima! Lancia in ground con 125 grammi e in pendolo con 100 grammi. E’ una canna che oltre a lanciare molto lontano ti permette di pescare bene.

  2. Carissimo, per quanto possa contare ho messo il tuo sito tra i miei preferiti di pesca. Ben fatto e curato anche graficamente (cosa non frequente nei siti di pesca). Detto ciò, stasera con un mio amico andiamo a tentare la sorte con bigattino, coreano e arenicola. Non conosco bene i posti oltre Focene e Maccarese ma vorrei andare ai “Grottini” di Santa Severa o a Campo di Mare (Cerveteri). Conosci i posti? Tu cosa mi consiglieresti per non andare in bianco (come ultimamente mi capita a Focene) senza allontanarmi troppo da Roma (Aurelio) ?
    Ciao e complimenti per la catturona!!! Spero che la tua risposta mi arrivi entro stasera 🙂

    Ciao!
    Alessio

    P.S. Ho acquistato su tuo consiglio la Tubertini Eurocasting Beach Legering e devo dire che è sensibilissima! Acquistata da Salario Pesca a circa 130.00 euro.

  3. Guarda sono zone di pesca dove ho pescato diverse volte e Campo di Mare è la migliore, specialmente per le orate, mormore e ombrine, solo che a volte è veramente pieno di granchi, di conseguenza portati parecchia arenicola e un pacchetto di ami in più! Un mio caro amico mi ha detto che hanno fatto tante orate di taglia alla Feniglia e credo che lunedì ci farò un salto giusto per provare! 😀 Comunque se non ti vuoi allontanare molto tenta a Campo di Mare sicuramente paga di più rispetto a Santa Severa.
    Sono contento che hai acquistato la Tubertini… è un ottima canna, facile da lanciare e molto sensibile, ieri sera vedevo le tocche di pesci minuscoli! 😀
    TI ringrazio per i complimenti al blog!!!! Ci sentiamo presto! 😀

  4. Acc.. Vedo la risposta solo ora 🙂
    Ti consiglio di implementare l’avviso di risposta via mail, così non costringi i lettori a dover vedere i commenti ogni due ore (io uso Disqus, che ha la possibilità di essere installato anche sotto WordPress).
    Detto ciò.. Ieri siamo stati a Campo di Mare dalle 19:00 all’1.30. CAPPOTTONE clamoroso (stavolta ho accusato il colpo, ci sono rimasto male perché ero partito abbastanza gasato). Neanche i vicini, comunque, sono riusciti a tirar fuori nulla. OVVIAMENTE c’era il “racconto” di turno di una mattanza avvenuta l’altro ieri sempre nello stesso spot. Chissà com’è, ogni volta che parlo con qualcuno escono fuori episodi di catture clamorose di “qualche giorno fa”, ma davanti a me sta gente non tira fuori neanche una sardina..
    Comunque, un pescatore che mi dava l’idea di saperci fare, mi ha confermato la presenza dei fastidiosi granchietti di cui mi parlavi (uno ci deve aver mangiato tutto il terminale!) fino a circa mezzanotte.. Poi “dovrebbero” cominciare a mangiare i pesci di taglia..
    Posso farti alcune domande? Ci provo:
    1) Pesca a fondo: se il piombo lo faccio scorrevole e dopo il lancio tendo il filo… dov’è il vantaggio dello scorrevole? Non sarebbe più giusto lasciare la lenza un po’ al bando?
    2) E’ corretto innescare il verme coprendo la punta dell’amo? A quanto ne sapevo far uscir fuori appena appena l’inizio della “puntina” dell’amo è fondamentale.. ma ieri i “guru” della zona mi hanno detto che se il pesce sente il pizzico scappa… boh..
    Tutto qui 😉
    Ciao!

    P.S. La Tubertini comunque è troppo sensibile: anche col vettino “strong” e con soli 75 grammi e mare leggermente increspato, continuava a segnalare le “ruzzolate” del piombo dando l’impressione della mangiata..

    1. Ciao Alessio, ti ringrazio per il tuo suggerimento e passerò direttamente la palla al mio blogger che si occupa di tutta la parte tecnica. Per quanto riguarda Cerveteri il rischio dei granchi è sempre in agguato e ti fanno passare la voglia di pescare, e comunque in tutte le spiagge che vai incontri sempre il pescatore che racconta di epiche battute di pesca fatte qualche giorno prima!
      Ti rispondo alle domande.
      1) L’utilità del piombo scorrevole è quello di rendere ancora più naturale l’esca dato che, in teoria, quando il pesce mangia non dovrebbe sentire il peso del piombo. Ma questa è solo una teoria perché spesso la zavorra si insabbia e il filo non scorre più bene!
      2) l’unica esca dove puoi fare a meno di lasciare la punta fuori è l’arenicola, in quanto è molto fine come anellide. Per il resto però consiglio di far fuoriuscire sempre la punta dell’amo perché hai maggiori opportunità che il pesce rimanga attaccato, e poi stai tranquillo che il pesce non se ne rende nemmeno conto se utilizzi il filo e l’ amo delle giuste dimensioni: Arenicola amo 8/10 con filo dello 0.16/0.18, americano amo 6/4 con filo del 22/26, bibi 4/2 con filo del 22/26, koreano 10/12 filo 0.14 (per pesca a galla) o 0.18 per la pesca sotto. Ovviamente la lunghezza e lo spessore del terminale varia in funzione del pesce che decidiamo di catturare.
      Per quanto riguarda la Tubertini, come tutte le canne da ledgering, ha una grande sensibilità, ma è ovvio che lo scarroccio del piombo fa muovere il vettino. Purtroppo la montatura scorrevole ha molto inconvenienti: non ti permette di raggiungere notevoli distanze con il lancio, soffre le correnti, il piombo si insabbia e perde di naturalezza l’esca, occorre sempre la ferrata e il rischio di perdere il pesce è molto più elevato. Perché non provi ad utilizzare la montatura fissa che a mio parere è di gran lunga migliore? Puoi lanciare più lontano, puoi mettere più ami su una stessa montatura, è autoferrante, la canna si mette in tiro, il cimino rimane fermo e solo le tocche dei pesci lo fanno scuotere. Fammi sapere se utilizzi le montature fisse così posso darti qualche suggerimento in più! A presto.

  5. Ciao Federico, intanto GRAZIE ancora per la gentile (e CORPOSA!) risposta. Per quanto riguarda la “montatura fissa” ho visto che nella sezione Enciclopedia–>Attrezzatura–>Montature non c’è nessun riferimento a questo calamento, ma ho trovato, sempre sul tuo sito, questo link:

    https://www.surfcastingblog.com/lezioni/il-rockfishing/attachment/rockfishing-montatura-fissa/

    E’ questa la montatura cui alludi? In sostanza ad essere fisso stavolta sarebbe il piombo, mentre il finale (o i finali – immagino siano più fili e non uno con tanti ami come è schematicamente rappresentato in quella figura) scorrono con la girella, lungo il trave, è corretto? Ci provo senz’altro! Ottimo suggerimento. Per Campo di Mare… sto preparando la “vendetta” :-)))))

    Ciao!
    Alessio

    P.S. Ci sei stato a Orbetello? Com’è andata? Facci sognare 🙂

    1. Ciao Alessio,
      la montatura fissa oltre ad avere il piombo fisso, le girelle vengono disposte lungo il trave ma scorrono solo per un paio di cm, perché sono bloccate dalle perline incollate o da i chicchetti di riso che scorrono sul filo. Tutte le montature che trovi su https://www.surfcastingblog.com/montature/montature/ sono di tipo fisso, tranne quella chiamata scorrevole! Non so se mi sono spiegato! 😀
      Ad Orbetello ancora non ci sono andato, oggi vado a Capalbio. Stasera arriva il picco di bassa marea alle 23 ed è rischioso andare alla Feniglia dove il mare ha un degrado lentissimo! 😀

  6. Carissimo, nelle “more” della tua risposta mi sono adeguato montando (stavolta) ami piccoli e calamento tipo “paternoster” e le sorprese non hanno tardato ad arrivare:

    http://apcommunication.s3.amazonaws.com/pesca/orata.jpg

    Finalmente il cimino ha tremato solo alle abboccate! Bene così. C’è stata anche l’emozione del “mostro”: ad una certa ora (le 2.00 di mattina credo) è partita una delle due canne; ferro con decisione e sento qualcosa.. due tre scosssoni (roba di qualche secondo) e mi sono ritrovato con il nylon della bobina liscio (in pratica si è rotto a livello di nodo con lo shock leader.. ho notato che il filo (un Colmi Fendreel giallo 0,18) era diventato “lanoso” per decine di metri e non me ne ero accorto. Lo dovrò sostituire. Peccato, la cattura persa è sempre la più grande.
    Comunque vorrei passare anche qui (oltre che a spinning, dove è una scelta pressoché obbligata) al trecciato. L’orata l’ho presa con la Tubertini e con uno Shimano Technium 5000 armato di trecciato PowerPro non ricordo di quale diametro (mi pare 0,22).. Della serie, senti anche lo spostamento di acqua di un pesce che passa vicino all’esca 🙂
    Trovo innumerevoli vantaggi rispetto al nylon: carico di rottura 5 volte superiore a parità di diametro; sensibilità alle toccate infinitamente superiore; si elimina la necessità dello shock leader (scusa se è poco).. Dicono che non resista alle abrasioni.. bah, a me il PowerPro ha consentito di recuperare artificiali incagliati che sono tornati a me con gli ami deformati (ma il filo non si è rotto mai!)… La regola sul trecciato è una sola: acquistare sempre IL MIGLIORE e non pensarci più.. Tu che ne pensi?
    Ciao!!!!

    P.S. A dire il vero un difetto ce l’ha: si taglia malissimo e lascia pelucchi!!!
    Alex

    1. Grande Alessio, sono contento che hai sperimentato il pater noster, nonché uno dei più famosi calamenti per il surfcasting tra le onde! Secondo me il trave migliore per questo periodo che ti permette di fare tante doppiette è: spezzone di filo da 180 cm dello 0.35/0.40, il primo snodo a a 15 cm dal piombo (fisso), e poi il secondo snodo esattamente ad un metro sopra. Dopo di che terminale dello 0.18 da una metrata!
      Per quanto riguarda il trecciato che uso solo per lo spinning, me l’hanno sempre sconsigliato per il surf per il semplice motivo che è più sordo alle tocche! Sicuramente è più resistente ma se peschi nel misto potrebbe creare dei problemi. Comunque credo che ognuno abbia i propri gusti e chissà che prima o poi non farò questo tentativo anche io!!!

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