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Surfcasting Pescia Romana: pesca nella buca

Ieri sera ho avuto il piacere di fare una battuta di surfcasting a Pescia Romana insieme al grande Massimo, uno dei pescatori più bravi che io abbia mai conosciuto! Diciamo che parte delle cose che ho imparato, le ho apprese da lui! La fortuna straordinaria di quando ci vai a pesca insieme è che oltre a sciogliere parecchi dei tuoi dubbi e perplessità, attraverso i suoi racconti sempre appassionanti e ricchi di piccoli consigli da tenere a mente, ti sembra anche di vivere tante pescate tutte insieme! Insomma il tuo bagaglio di esperienza, sembra aumentare di punteggio!

Consapevoli che il mare non sarebbe stato l’ideale per pescare, abbiamo comunque tentato la sorte! Dopo diversi giorni di alta pressione e mare calmo, un vento di Libeccio ha deciso di complicare un po’ la situazione, difatti siamo passati dall’ idea di una battuta di PAF al vero e proprio surfcasting.

Dopo aver girato diverse spiagge, abbiamo deciso di tentare la sorte a Pescia Romana con un po’ di surfcasting. Il mare era leggermente mosso e presentava una forte corrente laterale. Osservando il moto ondoso si notava una buca decisamente profonda proprio in prossimità delle riva, qui l’acqua era molto più calma in quando essendoci più fondo, le onde si gonfiavano ma non riuscivano a frangersi se non quando fossero arrivate sulla riva. Questo era un buon punto per piazzare le nostre esche. Sarebbe stato interessante provare a pescare anche oltre l’ultimo frangente, ma la corrente troppo forte non permetteva al piombo di restare in pesca. Di conseguenza tutte le nostre canne erano piazzate dentro questa buca, al di fuori di questa era praticamente impescabile.

Qualche tocca si è vista subito dopo il tramonto, ma si trattava di piccoli saraghetti da rilasciare! Insomma la serata sembrava non mettersi bene ma mentre facevo due chiacchiere con Massimo, vedo la mia Cassiopea 160 gr sbattere con forza! Un mangiata poderosa! Mentre correvo verso la canne, vedevo il vettino piegarsi di brutto! Prendo la canna in mano, e do una leggera ferrata! Allento la frizione, perché il pesce faceva della potenti fughe laterali sfruttando la corrente! Nella mia testa ho pensato subito ad una regina, forse una bella spigola era attaccata al mio amo! Dopo un breve combattimento, tra la schiuma dell’onda che accarezza la riva, si intravede un bella mormora!

La serata è corsa via tra un chiacchiera e l’altra, mentre le nostre esche rimanevano intatte! Purtroppo non siamo imboccati nella serata giusta! Quando il mare si trova in condizioni che non sono “né carne né pesce”, ho capito che le speranze di fare un buon carniere sono molto relative! Nonostante tutto mi sono portato via un sacco di consapevolezze in più dalla serata e ho sciolto tanti piccoli dubbi! Il bello di questa pesca è proprio questo… non si finisce mai di imparare!

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