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Trofeo surfcasting San Benedetto del Tronto: La prima gara ufficiale di SurfcastingBlog

A distanza di quasi 10 mesi dall’Ombrina d’oro, competizione internazionale che si svolge sulla spiaggia della Marana in Corsica, sono tornato a gareggiare nel primo trofeo di surfcasting a San Benedetto del Tronto presso la riserva naturale Sentina.

Nei giorni precedenti alla competizione mi sono dato da fare per creare la maglietta e il cappellino ufficiale di SurfcastingBlog, mi piaceva da morire l’idea di portare il nome del blog ad una gara. Devo ammettere che sono molto contento di ciò che abbiamo creato. Da quando siamo online ho avuto il piacere di conoscere tanti nuovi amici, fare interviste ai grandi di questo sport, fino ad arrivare alla collaborazione con la rivista “Surf Casting“, insomma tante belle soddisfazioni.

Maglietta surfcastingblog

Il regolamento ufficiale del trofeo portava le seguenti indicazioni:

1. E’ consentito l’utilizzo di una sola canna pescante con numero massimo di 3 ami.

2. Non è consentito l’utilizzo di fonte luminosa artificiale (starlight).

3. Bonus 10 punti per ogni preda valida + 2 punti per grammo.

4. Rispetto delle misure minime di legge.

Tutto quanto non contemplato nel regolamento particolare rientra nelle norme generali del Regolamento Nazionale Gare FIPSAS.

L’eventuale inosservanza di norme di tutela ambientale e correttezza sportiva comporta automaticamente l’esclusione dalla competizione sportiva con menzione alle filiali FIPSAS di competenza.

trofeo surfcasting san benedetto del tronto

Partenza da Roma alle ore 11,00. Quattro amici uniti da una passione erano pronti a vivere un intensa giornata fatta di divertimento e soprattutto di pesca. Dopo un paio d’ore di viaggio siamo giunti a San Benedetto del Tronto e dato il largo anticipo abbiamo deciso di farci un pranzetto di pesce. La scelta è caduta su un ristorantino dal nome “Vinicio” nei pressi dell’hotel del raduno. Spaghetto con le vongole, frittura di calamari e gamberi e del vino bianco della casa. A pancia piena e soprattutto soddisfatta le gare si affrontano meglio.

Verso le 14:30 siamo arrivati al raduno pronti per confermare la nostra partecipazione alla gara. A questo punto della giornata ho avuto la fortuna di conoscere Lorenzo Secchiaroli di persona, una celebrità per gli amanti del surfcasting in quanto negli ultimi mondiali si è classificato secondo nelle prova individuale.

Ore 15:00 assegnazione dei posti. I box erano più o meno una trentina ed erano suddivisi in tre settori. Il mio compagno di avventura era Roberto e siamo capitati nel settore A alla postazione 8, mentre Cristian e Angelo sono stati assegnati al settore C.

Ore 17:00 partenza per la riserva naturale Sentina. Giunti sull’arenile ho iniziato ad osservare un po’ il mare dato che l’Adriatico è una location del tutto nuova per me. Un vento da sud abbastanza sostenuto rendeva frastagliata la superficie del mare. Il degrado del fondale era abbastanza veloce e a tiro di canna si raggiungevano discrete profondità.

Come attrezzatura ho deciso di utilizzare la Tubertini da ledgering con Shimano Ultegra CI4 4500 mentre come canna di riserva la scelta è caduta sulla Mitchell Mediterranee Pro Competition 250 in coppia con il mulinello Daiwa Windacast Z 5000. Ho montato subito un trave da 150 cm dello 0.30 in fluorocarbon con tre snodi fissi. Terminali dello 0.14  da 60 cm con amo del 12 tutti e tre con pop-up alla ricerca di qualche pesciotto a galla. Roberto invece utilizzava un trave dello 0.30 da 270 cm con tre snodi e terminali da un metro. L’obiettivo era sondare il “terreno” alla ricerca della mangianza.

Inizio gara

Ore 18:00 suono della trombetta e inizio della gara. Finalmente le lenze erano in acqua. Inneschiamo koreano per i terminali con pop-up ed arenicola per quelli sul fondo. Nella prima ora di pesca le tocche sono state praticamente assenti. Roberto recuperando il piombo aveva trovato uno scalino molto marcato e ha deciso di tentare la fortuna lasciando lì sue esche. Ci credeva molto in quel punto e aveva ragione perché dopo qualche minuto una mormora ha scosso il suo cimino. Il primo pesce era nel secchio.

Il tramonto si avvicinava. Sostituisco il mio trave con uno identico a quello di Roberto. Mi metto anche io nei pressi dello scalino in attesa di qualche tocca ma a scuotersi è di nuovo la sua l’ Artico e un’altra mormora finisce nel secchio.

Il tempo scorreva e chiacchierando con i giudici di gara abbiamo scoperto che il nostro settore era avaro di pesce e che quindi avevamo l’opportunità di piazzarci bene anche con pochi pesci. Tra un innesco di arenicola e l’altro per Roberto altri due strike, ancora mormore.

La mia strategia di pescare vicino allo scalino dove Roberto faceva la sue cattura, non mi ha dato ragione e solo quando ho lanciato le mie esche lontano ho avuto la fortuna di vedere la prima tocca ma purtroppo non si è allamato il pesce. Non era proprio la mia giornata fortunata.

Ore 23,00 suono della trombetta e fine della gara. Quattro mormore per noi. Non è stata una pescata ricca di pesce almeno per me. Un po’ deluso ho chiuso l’attrezzatura pensando che comunque avevo fatto tutto quello che era in mio possesso.

Premiazione

Ore 23:45 siamo giunti nuovamente all’hotel dove abbiamo ritrovato i nostri amici e tra una chiacchiera e l’altro hanno appeso i risultati della pesa del nostro settore. Roberto ed io avevamo ottenuto il secondo di posto con 605 punti. Ero incredulo, avevamo l’opportunità di piazzarci nella classifica globale nei posti compresi tra 4 e 6. Per chi non lo sapesse la classifica delle gare funziona nel seguente modo: immagina tre settori composti ognuno da 10 persone; il primo classificato del settore A potrà confrontarsi con i primi classificati dei settori B e C per accaparrarsi il primo posto assoluto, chi tra questi avrà la pesa dei pesci maggiore avrà vinto la gara; per il secondo posto si confronteranno i due primi di settori rimasti e ovviamente lo otterrà chi avrà la pesa maggiore. Una volta stabilito le prime tre postazioni, si confronteranno i secondi di settore e così via.

Ore 0:00 la premiazione. Un po’ stremati siamo entrati nella sala dell’hotel pronti a ricevere il nostro premio e un applauso da parte dello staff e di tutti i partecipanti. Il compenso è stato molto gradito da parte nostra: un mulinello Colmic Silko XS 6000, una borsa termica, un maglietta, un ditale, fili e alcune minuterie, tutte ovviamente marcate Colmic in quanto sponsor della competizione. Oltre a questo una fantastica lonza da un chilo e mezzo! 😀

Premio

Verso mezzanotte e mezza abbiamo ripreso le nostre macchine per fare ritorno a Roma, eravamo molto stanchi ma anche felici di questa straordinaria esperienza.

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