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Pesca da spiaggia col pasturatore

In situazioni di mare calmo o poco mosso, soprattutto in estate praticando Beach Ledgering, la pesca da spiaggia con il pasturatore potrebbe rivelarsi una scelta vincente. E’ una variazione sul tema sufcasting con cui non c’è una vera e propria parentela, ma a noi interessa fare delle prede. In acqua dolce, i carpisti sono i numeri uno in fatto di pasturazione, pensare che possono passare giornate senza allamare alcuna preda. La differenza in mare sta nel fatto che bisogna trovare un “equilibrio efficace” tra pastura, fondale e complesso pescante, analizziamo in sequenza questi tre punti.

Pastura

Possiamo dividere il nostro richiamo in mare in due parti: consistenza, peso ed aroma. La mollica di pane tiene insieme la pastura ed evita che si disperda troppo velocemente in mare. Farina e sabbia definiranno il peso in modo che ogni singola sostanza rilasciata si depositi sul fondo e di diffonda lentamente. Nella scelta degli aromi possiamo usare sarde e cozze tritate, formaggio macinato per un’odore forte e altamente attraente; gamberi e granchi per rendere il richiamo più profumato. Anche l’utilizzo di oli essenziali a base di sarda è da tenere in considerazione. Bisogna calcolare la percentuale degli ingredienti a seconda dell’uso che ne vogliamo fare ma dare dei numeri non serve a nulla, ognuno troverà le giuste misure con la pratica. E’ chiaro che si possa comprare la pastura già pronta, di solito è molto friabile e si può aggiungere della mollica di pane per la consistenza.

Fondale

Un fondale profondo, che digrada velocemente, è la scelta migliore in questo tipo di pesca. Pasturando una zona prescelta ci preclude la possibilità di un lancio lungo per curare invece la precisione: richiamare l’attenzione di un pesce in un determinato punto nel mare ci obbliga a pescare sempre in quel punto, sarebbe controproducente cambiare il target. Ne consegue che, un digrado veloce ci offre la possibilità di pescare a notevoli profondità già a 50-60 metri dalla riva e di essere più attenti alla precisione nel lancio, concentreremo nello stesso posto numerose prede. Per rendere ancora più efficace la pastura si può scegliere di pescare in due aumentando l’efficacia del richiamo, stando sempre attenti a possibili ingarbugli.

Complesso pescante

Si preferisce praticare questo tipo di pesca nella stagione calda quando quasi tutti i pesci si avvicinano a tiro di canna. Opteremo quindi per il Beach Ledgering utilizzando una canna idonea, che sopporti comunque l’aumento di peso causato dal pasturatore. Quest’ultimo è meglio che sia di tipo scorrevole in modo da poterlo fermare sul trave con degli stopper dove preferiamo. La montatura ideale è composta da un trave con un piombo fisso, poco sopra di questo assicureremo il nostro pasturatore con delle palline forate ed ancora sopra, ad una ventina di centimetri, fisseremo il nostro bracciolo, di circa 80 centimetri. L’obiettivo è far sì che l’esca risulti vicino al pasturatore, per questo motivo utilizzeremo un flotterino che precede l’amo.

I pesci vengono richiamati cin questo tipo di pesca saranno svariati, nella normalità di piccole o medie dimensione ma l’eccezione di un’esca più grossa e di un amo proporzionato da la possibilità di fare una selezione. L’arenicola risulta l’esca più utilizzata ma allo stesso modo, a seconda del pesce che vogliamo insidiare, resta possibile la scelta di tutte le altre tipiche del surfcasting. Anche i granchi saranno attirati dall’odore ma eviteremo il loro fastidio grazie al flotterino a pochi centimetri da questo.

4 commenti su “Pesca da spiaggia col pasturatore”

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