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Fili conici surfcasting: rimedio contro le alghe

Le alghe sono senza dubbio una delle rogne più complesse da gestire durante le nostre battute di surfcasting o di paf. A meno che non si utilizza un filo diretto dello 0,40, il nodino dello shock leader sarà il primo bersaglio delle nostre acerrime nemiche. L’ utilizzo dei fili conici nel surfcasting  è un ottimo rimedio per ovviare a questa situazione.

La presenza delle alghe non è però un punto totalmente a nostro sfavore, queste hanno la capacità di portare anche bei pesci con se. Insieme ad esse, i nostri pinnuti possono trovare del nutrimento e quando si depositano sul fondo sono senza dubbio una zona di pascolo molto interessante, quindi bisogna saper pescare anche con la loro presenza.

La pesca con il filo diretto sarebbe la soluzione migliore, si crea direttamente il trave sulla lenza madre e il problema alghe è abbastanza arginato. Ci sono delle controindicazioni però. Se il mare è mosso, lo spessore del filo renderà la nostra pescata estenuante. Ogni onda farà ballare la nostra canna e sarà difficile mantenere il filo in tiro. Ricordati sempre che l’incidenza della corrente e delle onde è maggiore su un filo con diametro spesso.

Utilizzare un filo fino sarebbe ideale ma poi come la togli la piramide insabbiata nel fondo? Utilizzando uno 0,18 si rischierebbe di rompere sul nodino dello shock spesso e volentieri.
L’ideale, sarebbe utilizzare un diametro che va dallo 0,23 allo 0,26. I rischi si riducono di parecchio, le onde non ci daranno fastidio e potremmo fare comunque dei lanci interessanti, cosa che non potremmo fare con uno 0,40.

Fili conici surfcasting

Fino a qui sarebbe tutto perfetto, ma se ci fossero le nostre amiche alghe? Immagina di avere in canna il pesce della vita e mentre lo stai recuperando, noti che sul nodino dello shock c’è una montagna di alghe che ti impedisce di proseguire il recupero incastrandosi sull’apicale, cosa fai? Sbatti la canna per cercare di toglierle? Oppure posi il tuo attrezzo sul picchetto e le togli a mano? Con un pesce che tira dall’altra parte potrebbe accadere di tutto, anche di stuccare o di slamarlo. Come possiamo evitare tutto questo?

La soluzione è semplice. Esistono dei fili conici per il surfcasting. Sono 250 metri, ad esempio dello 0,23, che termina alle due estremità con uno 0,57. E’ un monofilo già compreso di shock leader, però senza quel dannato nodino. Costa leggermente di più rispetto ad filo normale, ma sono soldi ben spesi. Bisogna sempre avere una bobina di riserva con il conico imbobinato, così le alghe non saranno più un problema.
Personalmente utilizzo il filo conico della Shimano, lo Speedmaster Tapered surf line. Rapporto qualità prezzo veramente ottimo.

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1 commento su “Fili conici surfcasting: rimedio contro le alghe”

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