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Le finestre del surfcasting

Con molto probabilità non è la prima volta che senti parlare delle finestre del surfcasting, quelle apertura dell’ultimo frangente che apre il passaggio al pascolo dei pesci. Ma cosa sono e come è possibile individuarle? Se segui il mio blog senz’altro avrai già letto gli articoli “come leggere il mare nel surfcasting” e “leggere la mareggiata“. Qual’ora non l’avessi già fatto di consiglio vivamente di leggerli, perché questo è un ulteriore approfondimento dell’argomento.

Capire le dinamiche di una mareggiata è la base per un surfcaster e per quanto la teoria sia abbastanza semplice, ci vuole un attenta osservazione del mare. Cerchiamo di riprendere il discorso da dove lo hai lasciato.
Come spiegato precedentemente la mareggiata si crea con il vento che soffia con una determinata intensità, su una certa superficie (fetch). L’energia si propaga nel mare generando corrente e moto ondoso che quando incontra una barra o secca frange su se stessa. Il primo elemento della mareggiata è il frangente esterno o ultimo frangente.

L’ultimo frangente chiuso

L’ultimo frangente è riconoscibile con grande facilità, sicuramente lo hai già visto e sai di cosa sto parlando. E’ la prima onda che vedi frangere guardando verso largo. Questa può essere più o meno distante in base al degrado del fondale della spiaggia. Nei fondali bassi sarà lontanissima e difficilmente raggiungibile visto sia le condizioni avverse, come il vento, sia a causa di piombi poco aerodinamici. Se invece si pesca in spiagge ad alto degrado, sicuramente è più semplice da raggiungere. Ci sono addirittura spiaggia dove il fondale è altissimo e il frangente è unico e si chiude direttamente sulla battigia. E la potenza dell’onda è impressionante e bisogna tenersi ben distanti dalla riva, onde evitare di essere travolti.

Durante il pieno della mareggiata, il frangente esterno potrebbe essere chiuso. Che cosa vuol dire? Molto semplice i pesci non posso passare dato che l’onda si chiude in modo lineare senza interruzioni. Ricorda sempre che i pesci, vanno a risparmio energetico e non hanno voglia di affrontare correnti esagerate. Lo schema sotto ci fa capire meglio cosa accade quando l’ultimo frangente è chiuso e sicuramente ti sarà capitato di pescare in una situazione del genere.

Ultimo frangente chiuso

Come si evince dall’immagine, la corrente primaria è forte e predominante e non essendoci aperture verso l’esterno, la corrente secondaria sfoga lungo il canale di battigia. Le onde stanno già scavando e portando fuori i nutrienti, ma questi non possono depositarsi a causa della forte corrente. Ci sono i pesci in queste occasioni? Si ci possono essere. Possono esserci tutti quei pesci che si sono accostati con il mare montante e non hanno fatto in tempo a riprendere il largo. Sicuramente possono girare a caccia le spigole più grandi, alla ricerca di pinnuti in difficoltà.

In questi casi la pesca può risultare complicata, il fondale potrebbe essere troppo aperto. Quindi succede che il piombo si insabbia troppo e non riesci più a tirarlo fuori. I terminali potrebbero rientrare ingarbugliati. Oppure il fondale potrebbe essere chiuso e i tuoi piombi non riesco ad aggrapparsi da nessuna parte e vengono trasportati via dalla corrente. Ma cosa accade quando il frangente esterno si interrompe e la corrente prima e secondaria si bilanciano?

Corrente primaria e secondaria bilanciate

Le finestre del surfcasting: le rotte di pascolo

Questo è il momento che tutti gli appassionati di surf casting aspettano. Le finestre si aprono e il mare prende vita.
La corrente secondaria trasporta i nutrienti che si muoveranno lungo i canaloni e si accumuleranno nel punto in cui le due corrente si equivalgono, oltre l’ultimo frangente. Ci tengo a specificare che esistono due finestre, quelle di entrata e quella di uscita.

I pesci restano in attesa nelle loro tane a largo e quando percepiscono il cambio di pressione, si avvicinano alla riva per nutrirsi. Trovano la finestra di entrata e nuotano controcorrente nel canalone. Perché controcorrente? Perché il pesce non vuole rincorrere i nutrienti, vuole che gli vanno incontro. Immaginate la classica trota di torrente, quando ha fame si posizione controcorrente pronta a mangiare tutto quello che gli passa davanti. I pesci di mare ragionano allo stesso modo. Entrano nella finestra, nuotano e mangiano nel canalone, lo seguono fino al canale di battigia, per poi prendere il canalone di uscita e riprendere il largo. L’immagine di seguito può aiutarti a capire visivamente la rotta di pascolo.

le finestre del surfcasting

Ricorda sempre che la mareggiata è dinamica e le finestre che si aprono si possono anche chiudere. In questi momenti è buono pescare difronte ad un canalone e posizionare le canne a diverse distanze. Ad esempio se peschi con tre canne, ne metti una sotto, una a metà canalone e una oltre l’ultimo frangente se raggiungibile. Il canalone deve essere sondato in lunghezza e larghezza. E con questo si conclude tutto ciò che dovresti sapere per affrontare la mareggiata. Sono convinto che se riuscirai ad individuare le finestre del surfcasting, potrai ottenere grandi risultati.

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1 commento su “Le finestre del surfcasting”

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