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Cosa succede alla fondale marino quando arriva la mareggiata e come si può leggere il mare e capire dove lanciare la tua esca? Questa è la chiave per ottenere successo nel surfcasting. Come detto tantissime volte, non è sufficiente andare in spiaggia e tirare i piombi a caso. Se si vogliano fare delle catture bisogna acquisire il sesto senso del mare.

Nel precedente articolo intitolato come leggere il mare nel surfcasting, hai appreso la struttura della spiaggia a partire dalle dune, fino alla parte sottomarina. Hai capito cosa è un truogolo e una barra ma cosa accade quando arriva la mareggiata?

Il fetch

Ti sarà capitato di trovarti in spiaggia di fronte ad onde mostruose e con un vento che fai fatica a restare in piedi. Altre volte hai trovato un mare agitato ma con poco vento e non riesci a spiegarti quelle onde così alte. Qual’è il motore che genera una mareggiata? Il vento è il motore di una mareggiata e soffiando sulla superficie del mare crea delle increspature.

Ma il vento da solo non basta a generare le cosiddette onde lunghe. Per dare origine ad una mareggiata, il vento deve soffiare su una superficie d’acqua sufficientemente ampia. Solo in questo modo le onde potranno prendere forma e ingrandirsi e raggiungere la line di costa. Questo tratto di mare che viene “attaccato” dal vento si chiama Fetch. Più grande è questo tratto di acqua soggetto ai venti e più sarò potente la mareggiata. Più sarà lunga l’incidenza del vento sulla superficie e più sarà importante la mareggiata. Qui di seguito troverai una tabella che indica l’altezza delle onde che possono generarsi nel mediterraneo in base ai nord, al fetch e la durata del vento.

Velocita del vento in nodiFetch in kmDurata in oreAltezza delle onde in metri
105240.6
1510261.2
2020482.4
25296113.6
30309134.8
35574156.6
4076579.0
Altezza delle onde in base al vento, fetch e durata del vento

Leggere la mareggiata: Accumulo detritico

E’ giunto il momento di capire cosa accade al fondale marino quando si innesca la mareggiata e le onde arrivano a schiantarsi sulla linea di costa. Questo è il processo che innesca la catena alimentare dei nostri amati pesci.
Come ben saprai le fasi della mareggiata sono tre: montante, costante e scaduta.
(In passato abbiamo già trattato questo argomento nell’articolo “le tre fasi della mareggiata“, e ti consiglio vivamente di leggerlo per acquisire ulteriori informazioni.)

Durante la fase montante ci troveremo difronte un mare increspato da tante piccole onde impazzite che sembrano non avere direzione. Questo è un momento molto importante da sfruttare per fare delle catture importanti. Bisogna individuare i canaloni e le buche. Utilizzare terminali travi come il long arm o il rovesciato con terminali abbastanza lunghi che sfruttino la corrente.

In questa fase si inizierà ad aprire il fondale. Le onde inizieranno a prendere sempre più forma e andranno a sbattere sulla battigia e via via si allungheranno sulla Berma di Tempesta. Le onde scavando portano micro organismi in mare che verranno trasportati dalla corrente secondaria verso largo attraverso i canaloni perpendicolari. Fino a quando si depositeranno sul fondo creando il famoso accumulo detritico. Ovviamente non si sono solo nutrienti, ma anche detriti. Il punto dove avviene questo deposito è dove si bilanciano la corrente primaria con la secondaria, solitamente è dietro l’ultimo scanno o barra, come si evince dall’immagine. Questo è il punto dove bisogna lanciare le nostre esche.

A volte non è semplice da raggiungere a causa del forte vento, a volte è difficile anche rimanerci in pesca. Ma essendo la mareggiata composta da tre fasi, sicuramente durante la scaduta sarà tutto più semplice.
Ovviamente scegliendo delle spiagge con un fondale che degrada rapidamente, l’accumulo detritico sarà più semplice da raggiungere.

Se hai dubbi o domande che possono aiutarti a capire ancora meglio come leggere la mareggiata, ti invito a lasciare un commento, così che possiamo discuterne insieme.

6 commenti su “Leggere la mareggiata”

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