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Come leggere il mare nel surfcasting

Uno degli argomenti più dibattuti dagli amanti del surfcasting è capire come leggere il mare. Questo concetto è fondamentale per poter fare delle catture. Come avrai ben capito non è sufficiente trovarsi in spiaggia e lanciare l’esca per catturare un pesce. Bisogna prima di tutto capire cosa abbiamo davanti a noi e saper individuare le secche, i canaloni, le finestre, le buche.

In passato ho già trattato questo argomento con una rubrica intitolata come capire il mare, dove ho parlato anche dell’accumulo detritico prolifico. Ovvero quella pastura naturale che si innesca durante una mareggiata. Ma come individuarla? Per capire questo bisogna partire dalle basi e capire come è strutturato il fondale difronte a noi.
Nell’immagine successiva ci sarà uno schemino che ti aiuterà a capire meglio ciò che è sommerso dal mare.

  • Spiaggia emersa: è la spiaggia che si trova sopra il livello massimo di alta marea
  • Dune: delimitano il limite della costa
  • Berma ordinaria: è una cresta dove arrivano le onde massime di alta marea
  • Berma di tempesta: è un cresta che si trova dietro quella ordinaria e dove arrivano le onde di mareggiata
  • Spiaggia intertidale: tra i livello medio di bassa e alta marea. Viene quindi ciclicamente emersa e scoperta dalle onde di marea. Zona soggetta alla formazione di barre e truogoli.
  • Battigia: linea in cui l’onda marina batte sulla spiaggia.
  • Gradino di risacca: è quello scalino che si trova subito dopo la battigia.
  • Scanno o barra: in gergo possiamo chiamarla secca.
  • Truogolo: buca
  • Spiaggia sommersa: si pone al di sotto del livello minimo di bassa marea, anche questa zona è soggetta a barre e truogoli.

Come leggere il mare: il fondale

Il fondale di ogni spiaggia è strutturato in questo modo, poi in base al digrado di essa, sarà più o meno riconoscibile. Per digrado del fondale si intende la rapidità con cui esso scende e si divide in tre tipologie: basso, medio e alto. Penso che sia abbastanza semplice capire le differenze. Immagina di fare il bagno in una spiaggia con basso digrado, per trovare l’acqua alta, dovrai camminare molto verso largo. L’opposto in una spiaggia ad alto degrado, dove appena entri in acqua rischi già di non toccare.

Si può riconoscere il digrado del fondale anche senza fare il bagno. Ti dovrai basare sulla granulometria della sabbia. Se questa è fine avrai un digrado basso, se all’estremo opposto invece troverai dei ciottoli e sarai difronte ad alto digrado. Ovvio che in una mareggiata, pescare su fondali molto bassi, avrai più difficoltà nel resta in pesca. Quindi se hai voglia di fare del vero surfcasting, ti consiglio di individuare spiagge a medio o alto fondale.

Ma cosa accade durante una mareggiata? In che modo si attiva tutto il circuito che porta i pesci ad avvicinarsi alla riva per nutrirsi? Nel prossimo articolo scoprirai tutti i segreti per poter affrontare una mareggiata con il surfcasting.

4 commenti su “Come leggere il mare nel surfcasting”

  1. Sono molto interessato. Pesco dalla spiaggia di Albenga vicino la foce. E non sempre individuo il canaline. Che fare? Grazie

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